26 maggio 2014

Europee 2014

Sull'onda dei risultati elettorali torno attivo per un post breve, prima di venir sommerso dai mille commenti che leggerò online.

Io speravo in una vittoria netta del PD che si affermasse come primo partito in Italia e nella creazione di una unità duratura a sinistra grazie a una vittoria della lista Tsipras, espressa mediante il superamento dello sbarramento.
Il primo obiettivo è raggiunto, il secondo, mentre scrivo, ancora no. Neppure la seconda parte, quella della vittoria della lista Tsipras, figuriamoci l'unità a sinistra...

Gli altri due obiettivi, "negativi", erano veder affondare Grillo e FI. Negativi nel senso che tifare contro è una azione stupida, ma ...non si può mica sempre essere seri ed intelligenti!

FI non è crollata, nonostante adesso abbia le figure storiche che fanno i latitanti internazionali o i lavori sociali. I suoi voti si sono semplicemente dispersi nelle schegge che ha generato, ma di queste è rimasta il pezzo grosso. Sono il 17% all'interno di un'area politica che fa circa il 25 e che se dovesse ripetere l'infausta alleanza con la lega sfonderebbe il 30. E sti cazzi!!
La consolazione è che questo genere di somme non ha mai funzionato; fatto sta che gli elettori di quell'area sono rimasti tantissime e per la maggioranza fedeli al partito penalmente più "discutibile" d'Italia.

Grillo ha perso. E parecchio, ma è ancora ben sopra il livello del buon senso. Sono felice del suo tonfo: non solo non sfonda, ma arretra di vari passi, però di fatto è ancora di larga misura il secondo partito (movimento? spettacolo ambulante?) d'Italia.
E questo fa male.

A voler credere nell'intelligenza degli Italiani, questo arretramento non significa nulla. Solo un rincoglionito voterebbe un partito "nazionale" che va in europa senza una coalizione pensando di poter urlare un po' e ottenere qualcosa.
Un conto sono i nazionalisti che vogliono uscire dall'europa, e loro hanno nel valore "locale" e nel messaggio di disagio collettivo il loro senso, un conto è un movimento che vorrebbe cambiare certe regole e pensa che anche se avesse preso il 97% dei voti degli italiani sarebbe, in europa, un bruscolino.
Se i gli europarlamentare italiani sono circa 70 su un totale di oltre 700 significa che nel caso migliore sarebbero stati il 10%, ma con una percentuale trionfale, come quella che pare aver preso il pd, sarebbero stati il 4%.
Un elettore pentastellato intelligente riserva il suo voto grillino a dove può contare qualcosa e lo sposta su altre posizioni (mi chiedo quali) dove invece non avrebbe senso votare Grillo.

Avendo poca fiducia nell'intelligenza dellItaliano medio, confido che l'"elettore pentastellato intelligente" sia una creatura mitologica e che l'onda si stia lentamente sgonfiando...

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