14 agosto 2013

Più pesante dell'acqua

Settimana scorsa ho scoperto di essere più pesante dell'acqua della piscina.
Non è una scoperta di per sè sconvolgente, ma mi ha colpito, perchè non credevo che fosse così.
Mi basta buttare fuori un po' più di metà dell'aria che ho nei polmoni ed affondo. Se non nuoto, se non spingo dal fondo, non riemergo.
Ho fatto provare la stessa cosa ad altri che erano lì con me, con risultati alterni: c'è chi affonda e chi comunque sta su.
Ho capito, comunque, che sono tanti quelli come me, che affondano nell'acqua dolce.

Ho provato domenica al mare e ho scoperto che l'acqua di mare mi sostiene anche a polmoni vuoti, per quanti di veramente un pelo.
Lì non affondo.

Mi sono guardato attorno, mi sono guardato alle spalle. Ho guardato davanti.
Ho scoperto che a mente piena e cuore in tempesta, in questo mondo affondo. Vado giù. Non ho ancora capito se mi basta un spinta per riaffiorare.

La mente è piena e spero che lo rimanga. La tempesta, per ora, non accenna a placarsi.

Ho bisogno di trovare il mare.




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