23 luglio 2010

Le Velone

Nello zapping causato dal vuoto pneumatico di contenuti della nostra televisione, sia essa privata o pubblica comandata da un privato, mi sono imbattuto in quello che non posso che giudicare come fulgido esempio del livello bassisimo di gusto e spessore della nostra cosiddetta civiltà: le Velone.

Come discendente dei primati e di sesso maschile non posso che apprezzare le ragazzine mezze spogliate che ormai dominano il panorama televisivo. Non mi dispiacerei affatto se fossero svestite anche per l'altra metà.

Inutile negare che è il testosterone a parlare, come del resto è lui a dominare una certa percentuale dei miei pensieri e azioni. Mi piace pensare che sia una parte comunque non dominante (marginale? forse anche questo sarebbe troppo) della mia vita.

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15 luglio 2010

REP Italiano, erre e pi!

Giusto settimana scorsa parlando col Rampo concordavamo di come J AX si fosse ripreso il trono del rap made in italy nel 2009, spazzando via tutto e tutti con i suoi 2 dischi, brillanti, taglienti, puntuali, ironici e autoironici. Meno convincente a mio modo di vedere la prova molto soft con Neffa, a nome Due Di Picche, che strappa qualche sorriso, qualche sbadiglio e soprattutto va subito nel dimenticatoio.
Forse non concordiamo sul "a chi" l'ha strappato. Sicuramente era stato latitante per un po'. Per me dal 2006, l'anno di Tradimento, il nuovo fulcro made in italy era diventato Fibra.

Quest'anno torna Marracash, divertente e non scontato (carino l'ultimo singolo, stupido e pesissimo e politicamente impegnato il precedente fino a qui tutto bene), deve ancora fare un sacco di strada per poter competere ai livelli di Ax e Fibra. Anzi, diciamocelo pure, probabilmente non arriverà mai, pur non essendo privo di spunti interessanti, che a sprazzi sono decisamente brillanti.

Proprio ierisse sono andato ad un suo concerto. Per me è stata la prima volta ad un concerto di un rapper "commerciale" intendendo con questo fuori dai circuiti dal rap politico (Assalti frontali o 99 Posse, per intenderci), con l'unica eccezione, 15 anni fa, di Frankie. La prima volta comunque a un concerto con solo base. Ero curioso di vedere che gente c'era, che tipo di rendimento avrebbe avuto live una musica così. Avevo un sacco di domande. Ho avuto un sacco di risposte.
Pubblico sui 20 anni, circa, con qualche rarissima punta in giù sino a un minimo di 12-13 e più frequenti cali vero i 16, e qualche punta in sù verso i quasi 30 (pochissimi) o verso i 23-24. Io ero un fuori quota.
Sono rimasto colpito anche dal fan medio, mi aspettavo mandrie di ragazzini vestiti da rapper, ho trovato mandrie di ragazzini sì, ma abbastanza canonici, una minoranza in "divisa" e una netta maggioranza di ragazze in tiro (vestitino e tacchi, trucco a volte con mano decisa).
Il concerto ha reso. Il fatto di essere il concerto di presentazione del nuovo disco e a milano ha permesso la presenza on stage a fasi alterne della Dogo gang (15 persone) e di JAX (cappellino con visiera tirato giù, occhiali da sole, sigaretta o canna e microfono in una mano, birra nell'altra).

Mi aspettavo inoltre un pubblico dell'ultim'ora, che conosceva i singoli forse null'altro. Sono rimasto colpito invece di trovare un pubblico che ha accolto con molta più energia i pezzi migliori del primo disco rispetto ai singoloni videomuniti (per intenderci 'Sì Sì Con La Testa' ha spazzato via Badabum Cha Cha). Ancora più colpito che uno dei pezzi insieme al club Dogo sia stato cantato interamente dal pubblico con solo pochi controcanti dal palco. Sorte simile per 'Popolare', che ha chiuso il concerto.


Ho trovato, con piacere, un mondo diverso da come me lo aspettavo. 


Ora però l'attesa per il rap italiano è tutta per il vero contendente al trono, in uscita a breve con un "web-album", disco scaricabile gratuitamente dal suo sito, e il 7 settembre con il nuovo disco, il 5° in 5 anni, "Controcultura".
Parlo di Fabri Fibra, ovviamente, che dopo essere ricomparso dopo un po' di silenzio discografico in un pezzo dei Crookers (chi?), sia in versione pesa che più commerciale, ha già iniziato pubblicato commerciale e quorum come anticipi del web album, intitolato appunto quorum.
Scena attiva, insomma. Eppure vecchia, tutti over 30. Per il momento intoccata dall'aria di ringiovanimento che sta sconvolgendo la scena musicale italiana con un effetto realmente inedito. 


Per ora mi accontento..aspettando settembre ;) 
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14 luglio 2010

Sessismo

Da 3 mesi circa lavoro per (consulente di fornitore) la società di servizi infornatici di un gruppo bancario. Come nella mia precedente e brevissima esperienza nel settore, lontano dagli sportelli e dalla finanza vera e propria non c'è grande obbligo di abbigliamento, tanto che gli unici incravattati sono gli accenturini, che si sfottono anche un po' da soli per questo.

Però.
Sì c'è un però, ieri mi hanno detto che per qualche norma comportamentale almeno i dipendenti (ma credo anche io) maschi non possono indossare calzoni corti o scarpe aperte. Abbastanza normale in ambiente lavorativo, ma....e la parità dei sessi??!?

Dai diciamoci le cose chiaramente, se l'impiegata media si veste un po' meno (o si spoglia un po' di più) l'ufficio è generalmente più felice, se a farlo è l'impiegato medio l'ufficio è generalmente più schifato. Lo ammetto senza indugio che anche io, con le dovute eccezioni e i necessari distinguo e secondo una molto ripida scala di apprezzamento, sono generalmente felice e positivamente suscettibile allo spogliarsi delle donzelle dell'ufficio e non altrettanto quando sono altri maschi a farlo.
Ma questo è sessismo. Non era quello che stavamo combattendo con la parità dei sessi ecc....?

Ho caldo! Voglio poter venire anche io in ufficio in bermuda e sandali!
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13 luglio 2010

Ma porc...

Domenica mi sono svegliato con il mal di testa. Fatto già di per sè fastidioso, è stato solo il preludio a una 2 giorni e mezzo di sterco. Piscina, pappa @home, sbatti casalinghi, finalmente riesco a chiudere 1 attimo gli occhi pure io e la Gaia inizia a chiamare....15 minuti di sonno. FATICA!!!

Caldo, mal di testa, topa in sonno comatoso, si sveglia anche la Fofi, fuori a prendere un gelatino (per loro) e un frullatino per me che non apprezzo molto il gelato.
La bimba Gaia vuole la granita invece del gelato, chiedo alla Fofi se anche lei vuole la granita, sapendo che la risposta è sì, perchè vuole quello che vuole la sorella. Ma la risposta verbale è no, con tanto di conferma e riconferma su carta da bollo. Vabbeh, allora 1 granita 1 gelato per bambini e un frullato..."voglio granita". Ma porc...hai voluto il gelato adesso mangi quello, la granita è della Gaia. Mezzo capriccio, mezzo blocco a guardare il vuoto. Vabbeh, dai assaggia il frullato che magari ti piace. Le piace. Risultato il gelato tocca a me che ero l'unico a non averlo mai voluto. Cheppa.

Ritorno a casa, mal di testa sempra presente. Mal di pancia. Vomitino. Azz...ci prepariamo e andiamo da amici a vedere la finale dei mondiali.

La Fofi decide che è stanca e per tutta la partita chiede di tornare a casa. Alla fine la porto io alla fine del 2° tempo. Prendiamo la bici di Lucia, seggiolino munita, incastrata a salsiccia fra le altre 2 e chiusa da ben 2 lucchetti. Evitiamo la pioggia...o meglio la evita lei con il corpo del papà che le fa da scudo e io nel minuto che mi serve ad aprire il box portare dentro la bici e chiudere me ne prendo un sacco.Grrrr.

Segna la Spagna. Merd: io tifo Olanda. E in particolare sono infastidito dalla Spagna: non simpatizzo in generale e disprezzo a questi mondiali. La mezza idea che si siano "comprati" i mondiali non mi lascia. Magari non comprati nel senso canonico dei soldi o dei favori equivalenti, questo non penso, ma più nel senso della pressione psicologica creata sugli arbitri. Sì perchè quella partita doveva finire in 10 contro 9 con 7 ammoniti per parte, invece gli ammoniti in partita sono solo olandesi, quelli spagoli sono degli ultimi 10 min dopo il gol. Per non parlare della partita col Portogallo, che se fossi stato Cristiano Ronaldo altro che uno scararcchio davanti alla telecamera....vabbeh, va, cambiamo argomento che mi fa innervosire.

Tornano anche Lucia e Gaia, che hanno approfittato di un passaggio per evitare di inzupparsi e hanno lasciato dagli amici la bici di Gaia e la mia.

Letto. Nanna, 3 del mattino, cesso. Cavolo, a spruzzo. Il vomitino non era isolato, era l'inizio di una crisi dell'apparato digerente che allora era in alto e adesso è in basso. Notte sul cesso. Mattina a casa malato, spossato e ancora sul cesso. Sera sale la febbre. 20 minuti di vomitata, cala la febbre, crollo. Peccato che ci fosse il concerto dei Baroness al magnolia. Ma putt....

Bene, martedì devo andare a lavoro, se no succede un casino. Me ne starei volentieri a letto, causa spossatezza, ma ormai sono guarito. Come al solito accompagno bimba Gaia alla scuola estiva. Ma non abbiamo le bici. Acc.
Andiamo a piedi dagli amici, che sono di strada, nel mentre mi rendo conto di aver dimenticato la seconda catena nel box.
Riflessioni sulle implicazioni.
Imprecazioni per le implicazioni.
Accettazione delle implicazioni.
Arriviamo, prendiamo tutto, mentre io fatico a fare tutto, completamente privo di energie vitali. Alla mia bici è caduta la catena. Cow the shit, Rocco! E adesso?
Riflessioni sulle implicazioni.  
Imprecazioni per le implicazioni. 
Accettazione delle implicazioni.
Lei in bici io a piedi. Sbattissimo. Arriviamo al centro estivo. La Maura è sempre un belvedere, ma oggi preferirei un letto. Da solo, intendo. Proseguo. Arrivo ormai madido di sudore e morto per lo sforzo sino alla metropolitana.
Niente aria condizionata sulla gialla. Vabbeh, ci sono abituato, è quasi sempre così.
Spossatezza. Sudore.
Treno nuovo sulla rossa ugale aria condizionata. Fiko. Spenta. Merda.
Spenta ma non rotta, perchè a Rovereto si accende. Io scendo fra 3 fermate. La beffa.

Eccomi al lavoro. E subito iniziano gli sbatti. Non mi sono ancora seduto e già i problemi mi inseguono. Ah, beata routine.... 

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9 luglio 2010

Roba da NERD!

Mi rendo conto che chi, come me, può apprezzare e gioire di cose del genere, sia ormai allo stadio terminale di informatichite acuta.

So quindi che farei una figura migliore a tacere e non pubblicare certe cose, che mi catalogano indiscutibilmente nella categoria dei nerd.

So anche che alcuni dei lettori/autori di questo blog sono ridotti male quanto me, forse peggio (spero per loro di no). Per questo abbandono la decenza e pubblico.

Il gioco è fare un programma che canti la canzone delle 99 bottiglie di birra, il cui testo è visibile qui.

Queste sono delle soluzioni che non stento a definire eccezionali!


Soluzione "bottiglie"

Soluzione "bottiglia"

Grandiosi.
Grazie a tutti i perl monks (e simili) di esistere e rendere questo mondo un po' più bello...
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4 luglio 2010

le mirabolanti avventure di JJ





Tutto ha inizio con il gol del Brasile all'Olanda, si va verso un facile tre-a-zero: in 10 minuti gol annullato, gol segnato ed un dominio totale; inutile stare in ufficio ancora, prendo il treno e con un po di fortuna sono a casa per il secondo tempo.
Treno, affanno, freddo, ..., un colpo di caldo, magari un Martini con oliva può aiutare, 'dolce metà, andiamo a fare un aperitivo?', 'signore qual'è il suo problema?', 'affanno, male, freddo', 'certo si capisco, hm hm, si, un Martini con oliva può aiutare', 'lo prendo direttamente in vena', 'si certo, mi dia il braccio', 'ecco',
'D O L O R E'
' l'oliva l'ha snocciolata signore?', 'cazzo no, dovevo?', 'si bè, ora sta nella cistifelia', 'ah, cistichè?', 'non si preoccupi, è inutile, fa calcoli, si ottura, imputridisce e provoca epatite', 'sigh', 'ecco si stia buono, un'altro Martini?'
D+3, sempre Martini nel braccio, niente olive però, recupero lucidità e fortunatamente il segnale dati è stabile; la prima esperienza, per me, in un pronto soccorso francese, solo per il fatto che qua (a Nizza), non esiste la sala d'aspetto, ringrazio.
Ora attendo l'eliminazione della cisticosa, e senza visite, mi annoio.
Enjoy (voi che potete),
JJ


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2 luglio 2010

2010 di letture

Quest'anno è l'anno della riscossa per la mia vita letteraria. Complice il viaggio in metropolitana per andare a lavorare, ma anche una certa voglia di rimettermi a leggere, sto accumulando una bella pignetta di libri letti durante l'anno.
Dei primi che ho letto ( L'Amuleto di Samarcanda, primo della trilogia di Bartimeus, Black Flag e una roba sui Maya) ho già scritto in qualche post passato; proseguo quindi con la mia rassegna letteraria personale:

Ho letto il secondo (L'Occhio Del Golem) e il terzo (La Porta Di Tolomeo) della trilogia di Bartimeus. Se L'Occhio del Golem non mi ha emozionato perché svia un po' dall'asse portante della storia e viene tirato un po' troppo per le lunghe, l'ultimo mi ha letteralmente esaltato! L'ho finito da troppo poco per poter essere obiettivo, ma sicuramente la trilogia nel suo complesso si posizione fra le migliori opere fantasy che abbia mai letto! Il tutto arricchito anche da un finale che soddisfa in pieno, chiudendo la lunga storia come meglio non si poteva. grande.

Per restare in tema fantasy ho iniziato un'altra trilogia, tornando a un vecchio amore, la coppia Weiss Hickman che tante emozioni mi aveva regalato in passato. Il primo libro di questa trilogia si chiama I Draghi Del Sole Morente. Che dire, è scritto bene, ha molti contatti che le 2 trilogie di dragonlance con cui avevo iniziato ad apprezzarli, ma se ne distacca in modo da non essere troppo legato ai personaggi. La storia c'è, e questo è un bene, la divisione in trilogia, almeno per ora, è un artificio fastidioso: il primo libro non finisce, così come il secondo non inizia. Se la trilogia di Bartimeus è composta da tre storie separate, che però sono collegate fra loro, rendendo giustizia al senso di trilogia, qui siamo di fronte a un unico romanzo pubblicato in 3 parti con 3 titoli diversi. Peccato. Comunque storia tradizionale, ambientazione anche (è sempre Krynn, per chi conosce la coppia di autori), nulla di stupefacente, ma comunque piacevole e senza troppo gusto di trito e ritrito.

Nel mentre c'è stato un secondo tentativo di entrare nel mondo di Evangelisti con il primo libro della saga di Eymerich: Nicolas Eymerich, inquisitore. Che dire, il libro è carino, sicuramente c'è una ottima intuizione su come strutturare la storia, ma resta un po'....sterile. Non so, è un libro che consiglierei più per la strana idea di alternare i capitoli in modo da seguire 3 storie contemporaneamente: la prima, quella dell'inquisitore, ambientata nel XIV secolo, che ricorre un capitolo sì e uno no, le altre 2 ambientate una ai giorni nostri una nel futuro (2100 o giù di lì), che ricorrono un capitolo ogni 4. Interessante. Peccato che questo medesimo approccio lo avessi visto in Black Flag e ciò mi fa pensare che Evangelisti si sia seduto su uno stile narrativo ripetendo se stesso.

Non ricordo come si è piazzato in sequenza, ma ho letto anche Previsioni Del Tempo, romanzo breve (o racconto lungo) di Wu Ming. L'ho trovato, oggettivamente, deludente. Alcuni passaggi di stile sono strepitosi, ma per lo più il libro è di una pesantezza insostenibile. La storia potrebbe essere interessante, ma almeno quando c'è un messaggio chiaro si potrebbe evitare il finale che lascia un enorme punto di domanda nella testa del lettore. Oh, poi magari è colpa mia che l'ho letto un po' svogliatamente a causa dello stile che spesso mi ha oppresso, ma la storia breve mi è parsa protrarsi troppo a lungo e il finale non chiudere una storia che invece ha avuto un unizio ben chiaro e penso anche un finale ovvio nella testa degli autori. Ma non nella mia.
Peccato, bocciato.


Ho riletto anche il mio romanzo preferito del mio autore preferito, ossia L'enigma Del Solitario di Gaarder. Che dire, si conferma come il mio romanzo preferito del mio autore preferito, o meglio, fra quelli del mio autore preferito...o di uno dei miei autori preferiti. Bah, mi sono ingarbugliato da solo! Una storia un po' strampalata fatta a scatole cinesi che è solo un grande spunto per riflettere sulla vita, su quanto sia straordinario essere al mondo e su quanto sia difficile ma importante non abituarsi al mondo, ma continuare a stupirsi e a fare le domande giuste, sempre.  Forse meno toccante de La Ragazza Delle Arance, ma superiore come scorrevolezza perché non è tirato artificiosamente per le lunghe. Magari un po' pedagogico ma strepitoso: da leggere.

Se ho letto altro, in questo momento non me lo ricordo, quindi per ora chiudo qui, consigliando a tutti gli amanti del buon fantasy la scoperta della trilogia scritta da Stroud (quella di Bartimeus, sì) e di scoprire, per chi non lo conosce, Gaarder, partendo magari proprio da L'Enigma Del Solitario, anche se La Ragazza Delle Arance o In Uno Specchio, In Un Enigma andrebbero bene uguale.

Torno al lavoro, in attesa del viaggio di ritorno in cui potrò leggere un pezzo de I Draghi Della Stella Perduta, secondo libro della trilogia di Weiss-Hickmann, mentre strepito avendo scoperto che Wu Ming 2 ha pubblicato Il Sentiero Degli Dei da solista....
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