30 novembre 2010

17 novembre 2010

Crisi di governo? Crisi dei governati?

Parliamo di Fini e della crisi prossima di governo? Ma si dai, un po'. Riflettevo sul fatto che di primo acchito Fini sta facendo la figura del moralizzatore della destra. Almeno a me. Cioe' mi sembra uscito dalle righe, tradendo le intenzioni di legislatura o meno, forse per riproporle e magari per perseguirle effettivamente, per dare voce a chi in quelle intenzioni ci crede veramente.

Ma sottolineo, che sembra. A me.

Il dubbio. Sara' cosi'? Cioe' devo davvero fidarmi di uno che e' stato per quindici (o sedici? !!!) anni al servizio di vassallaggio del suo cavaliere, rimandando di volta in volta lo spazientimento definitivo?
Oppure e' successo qualcosa dentro a quella inchiesta sulle proprieta' di Montecarlo, portata avanti dai giornali filoregalisti?

Un po' la faccenda puzza. Nelle sue dinamiche, nei suoi tempi.
Sono perplesso. Mi fa piacere. Mi devo aspettare che la maggioranza maggioritaria, che allo stato attuale NON riflette una maggioranza nel paese, non riotterra' il suo status? Ne uscira' rafforzata? Secondo me la prossima campagna elettorale sara' davvero importante, e giocata quasi senza regole. Quasi?
bah.

Ad ogni modo mi chiedo che fine fara' la mia "sinistra estrema" come la chiamano in tivvu' i servi del giardino del re.
E anche poi i pochi altri dai.

Non vedo da anni Diliberto, Ferrero, il buon Fausto. Vedo solo che elezione dopo elezione, non solo non ci garantiscono un quotina proporzionale all'interno del loro maggioritario, ma di fatto ci considerano cancellati, per cancellarci.
Tranne che per chiedere appoggio per gonfiare un po' quello stiracchiato 30% che non li porta da nessuna parte, se non a prendersela con chi non la pensa proprio ma proprio come loro.

Quindi? Fare un accordo per governare e rispettarlo sarebbe cosi' disdicevole? Considerare che lo stalinismo e' morto, ma che c'e' ancora qualcuno che e' contrario alle privatizzazioni, che lotta con i sindacati - quelli veri - sara' cosi' abominevole? E noi comunisti magari avere una comune falce e martello invece di 8, a spartirsi l'ultimo dei bricioloni del nostro ideale a rappresentarci?

Boh, dubbi su dubbi.

Rampo
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3 novembre 2010

e se...




Dopo aver visto la puntata di Report su PdC, Antigua, la famiglia Ermolli, ACI ero pronto ritrascinare il blog nel vortice della polemica. Ci ho ripensato ed ho fatto bene, ne sarebbe scaturito un post brutto quanto inutile: chi ha voglia di credere che Berlusconi sia l'unto di dio continuerà a farlo anche se dovesse essere colto in flagranza di reato, chi ha voglia di creder nella sua origine mafiosa... continuerà a crederci. Questo equilibrio non cambierà.

Tutt'altra reazione hanno scatenato le parole di Marchionne da Fazio. [o mamma mia cosa sto facendo]

Contestualizzando il suo discorso ne emerge che alla FIAT non conviene più produrre auto in Italia.

Non so cosa mi sia preso, ma invece di vedere quest'uomo come il padrone, l'ho accolto come la bocca di Sauron, un semplice messaggero, ed il messaggio (bruttino di per se) era forte e chiaro.

Ora, se il mondo fosse bello e l'Italia un paese governato da politici giusti, ci di interrogherebbe sulle parole del messaggero, non sulla veridicità, non sul significato della sigla FIAT, non sul passato e sulla riconoscenza.

Per intenderci, penso che ai soldi (dollari, euro, yen, sterline) freghi davvero poco se la FIAT nasce in Italia, se Marchionne è canadese o se nel 1980 la FIAT sia stata salvata dallo stato. Se davvero la FIAT ha estinto il suo debito, se davvero l'attuale gestione è libera da debiti fisici o morali con lo stato (e sembrerebbe così vista lo scarso peso dato a minacce politiche, al contrario di Alitalia per esempio), allora l'unica risposta possibile da dare a Marchionne è:
che cosa vi aspettate da questo esecutivo?
E su questo punto, probabilmente, io, Marchionne e l'esecutivo prenderemo strade diverse...
Ad esempio, PdC risponde che non ha mai fatto bungabunga, ah ecco.
Mi rimetto a pensare alle pensioni francesi...

Enjoy,
JJ
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